Al momento non è noto il tempo di sopravvivenza in un rifiuto domestico/urbano dei coronavirus in generale, e del virus SARS-CoV-2 in particolare, ma sussiste una elevata percezione del rischio da parte della
popolazione italiana ed anche tra gli operatori coinvolti nella raccolta dei rifiuti urbani.
Lo smaltimento dei rifiuti prodotti in azienda, ed in particolare dei nuovi rifiuti prodotti dall’ emergenza in corso, determina un rischio di esposizione a Coronavirus:
1. Dispersione di aerosol depositato sulle superfici circostanti l’area di raccolta rifiuti;
2. Contatto con residui sulle superfici dei bidoni di raccolta e delle aree circostanti;
3. Contatto con residui sulle superfici dei sacchi stessi contenenti i rifiuti;
4. Contatto con residui sulle superfici limitrofe alle aree di raccolta.
Per ridurre il rischio possono essere adottate misure quali:
a) Quando si procede al conferimento dei rifiuti nelle aree adibite vanno indossati i dispositivi di protezione individuale;
b) Mantenere la distanza di almeno 1/1,5 metri tra gli individui (colleghi presenti nei pressi delle aree di raccolta);
c) Informare i lavoratori delle decisioni prese e delle misure igieniche da rispettare.
Questa scheda di valutazione è disponibile per le valutazioni dei rischi aziendali effettuate utilizzando AimSafe.