Tipologie di illuminazione di emergenza
Sotto la voce illuminazione di emergenza, sono ricomprese le seguenti tipologie:
- Illuminazione di sicurezza: per consentire l'esodo sicuro da un luogo in caso di mancanza dell'alimentazione normalmente presente. Questa, a sua volta, si divide in:
- Illuminazione di sicurezza per l'esodo: atta a facilitare l'esodo e per facilitare l'individuazione di dispositivi di sicurezza e antincendio;
- Illuminazione antipanico: volta a ridurre la probabilità di una condizione di panico nelle persone presenti e, contestualmente, permettere loro di raggiungere le vie di esodo;
- Illuminazione di area del compito ad alto rischio: qualora siano presenti situazioni ad alto rischio per l'attività svolta o per le attrezzature o materiali impiegati, è necessario garantire l'illuminazione necessaria ad evitare situazioni di pericolo.
- Illuminazione di riserva: è un sistema che permette di mantenere un'illuminazione dei locali anche in assenza della fonte di alimentazione. Non è volta alla tutela delle persone ma al mantenimento del servizio.
Prescrizioni generali
- l'illuminazione di sicurezza deve illuminare qualsiasi ostacolo fino a 2 metri da terra;
- per ridurre il panico è importante che le vie di uscita siano chiaramente indicate e illuminate;
- le luci di emergenza devono essere installate e mantenute nel rispetto delle norme tecniche di dettaglio (EN 60598-2, EN 50172, EN 62034);
- tutti i segnali di evacuazione devono essere illuminati in modo da indicare la via di esodo. Tutti i segnali di evacuazione e l'illuminazione devono essere installati ad almeno 2 metri da terra;
- Il segnale di sicurezza andrebbe installato, se possibile, entro i 20° di inclinazione sopra la vista orizzontale;
- Se non è possibile la visione diretta di un'uscita di emergenza, si dovrà installare un cartello direzionale illuminato che indichino il percorso verso la via di esodo;
Punti presso cui installare illuminazione di emergenza
- entro 2 metri da ogni porta installata lungo la via di esodo;
- entro 2 metri dalle scale;
- entro 2 metri da ogni dislivello;
- sui segnali di sicurezza delle vie di esodo;
- ad ogni cambio di direzione garantendo illuminazione per entrambi i lati del cambio;
- ad ogni intersezione di corridoi garantendo illuminazione per entrambi i corridoi;
- entro 2 metri da ogni uscita;
- all'esterno verso un luogo sicuro;
- entro 2 metri da ogni punto di primo soccorso in modo che ogni cassetta o pacchetto di medicazione sia illuminato con un livello pari ad almeno 5 lux;
- entro 2 metri da ogni dispositivo antincendio o punto di chiamata in modo da garantire una loro illuminazione, e del loro segnale, di almeno 5 lux;
- entro 2 metri da ogni apparecchiatura per l'evacuazione dei disabili;
- entro 2 metri dai rifugi e dai punti di raccolta dei disabili.
Illuminazione delle vie di esodo
- un'illuminazione al suolo, lungo la linea centrale, di almeno 1 lux;
- illuminazione della banda centrale (larghezza metà della larghezza della via di esodo) pari ad almeno il 50% del valore sulla linea centrale.
Per le vie di esodo superiori a 2 metri, si dovranno considerare come insieme di percorsi da 2 metri di larghezza, oppure forniti di illuminazione antipanico.
Alcune regole di prevenzione incendi, impongono invece:
- 2-5 lux misurati a 1 metro da terra;
- 5 lux misurati a 1 metro da terra in prossimità di porte e scale.
Tra il valore massimo di illuminamento e il minimo, il rapporto non può essere inferiore a 1:40.
La durata dell'illuminazione di sicurezza delle vie di esodo deve essere garantita per almeno 1 ora e deve garantire l'illuminazione prevista in misura del 50% entro 5 s e del 100% entro 60 secondi.
Illuminazione antipanico
Per evitare situazioni di panico, l'illuminazione non può essere inferiore a 0,5 lux al suolo, eccezion fatta per una fascia di 50 cm lungo il bordo dell'area.
Valgono le performance richieste per l'illuminazione delle vie di esodo.
L'illuminazione antipanico è richiesta nei servizi igienici per disabili.
Illuminazione di area del compito ad alto rischio
E' necessario garantire che l'illuminazione residua, in assenza di alimentazione, sia pari ad almeno il 10% dell'illuminazione normalmente presente, misurata sul piano di riferimento dell'attività (es. piano di lavoro, quadro comandi, pulsantiera).
L'autonomia andrà definita in modo che non determini rischi per le persone e viene determinata dal datore di lavoro.
L'illuminazione richiesta deve essere raggiunta entro 0,5 secondi.
Segnali di evacuazione illuminati
Poiché i segnali illuminati risultano maggiormente visibili, la distanza di visibilità si determina con questa formula:
l = z x h
l = distanza di visibilità
z = distanza orizzontale dal segnale ed è pari a 100 per i segnali illuminati esternamente e 200 per i segnali illuminati internamente;
h = altezza del cartello.
Il segnale va installato nel raggio di 20° rispetto al piano di visione orizzontale.