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E' stata pubblicata ieri la nuova norma UNI ISO 11228-1 che recepisce la ISO 11228-1 pubblicata a ottobre 2021.
La norma sostituisce la precedente versione che abbiamo conosciuto in quanto richiamata al fondo dell'allegato XXXIII del D.Lgs. 81/2008 e indicato come metodo di riferimento per la valutazione del rischio da movimentazione manuale dei carichi. Nello specifico, la parte 1 si riferisce alle attività di sollevamento di carichi e di sollevamento e trasporto. Non tratta, invece, attività di traino e spinta, alle quali è dedicata la UNI ISO 11228-2, e le attività di sovraccarico degli arti superiori per i quali si applica la UNI ISO 11228-3.
Vediamo insieme le principali modifiche.
Penso che sia una domanda che attanaglia molte persone, soprattutto i datori di lavoro stessi: perchè il documento di valutazione dei rischi è un obbligo indelegabile del datore di lavoro quando, nella quasi totalità dei casi, a predisporlo è qualcun altro?
Il D.Lgs. 101/2020, al Capo II, tratta della potenziale esposizione dei lavoratori ai radionuclidi naturali che si trovano all’interno di alcuni materiali utilizzati all’interno della propria attività lavorative.
Questo determina la necessità di valutare il rischio da esposizione a radiazioni ionizzanti anche in molte attività finora escluse. Sono incluse anche solo le attività di stoccaggio di materiali che potrebbero avere un rischio di questo tipo.
Il famoso metodo metodo NIOSH nasce per l'analisi ergonomica di un determinato compito di sollevamento. Basandosi sulla geometria legata alla movimentazione di un determinato carico, il metodo va a determinare il peso di riferimento che, confrontato con il peso effettivamente sollevato, determina l'indice di rischio.
Tuttavia, nelle situazioni reali, capita molto di rado che un operatore esegua un solo compito di sollevamento durante la giornata. Per questo, all'interno del "Application manual for the revised NIOSH lifting equation" del 1993, è proposto un metodo finalizzato alla definizione del cosiddetto Composite Lift Index (paragrafo 2.1.2).
Qualora la valutazione rapida (Quick assessment) non dovesse dare un risultato definitivo, si deve procedere alla valutazione approfondita.
Questa si realizza attraverso l'applicazione della UNI ISO 11228-1, sfruttando alcune indicazioni riportate dalla ISO TR 12295.
La UNI ISO 11228-1 prevede una valutazione per fasi successive, nelle quali il valutatore è guidato nella verifica del rispetto o meno di alcune condizioni di riferimento.
Cosa prevede la normativa vigente?
Quali sono le norme techinche applicabili?
Quali sono i rischi legati all'assunzione e mantenimento delle posture incongrue?
Come si valuta il rischio da posture incongrue?
In questo articolo trovere la risposta a queste domande e un file excel che potrete utilizzare per la valutazione delle posture statiche.
La ISO TR 12295 ha introdotto la valutazione per fasi per permettere una valutazione più o meno dettagliata in base alle condizioni.
La prima fase è composta dalla domanda chiave che, nel caso del sollevamento è se sono presenti o meno operazioni che richiedano il sollevamento di carichi di peso pari a 3 kg o superiore. La risposta negativa, determina la non applicabilità del rischio e la valutazione si arresta a questo punto.
In caso positivo, si passa alla valutazione rapida andando ad analizzare i punti 3.2.1 e 3.2.2.
Dopo aver individuato quali sono i distretti interessati dalla movimentazione manuale dei carichi, la ISO TR 12295 ci invita ad effettuare una valutazione preliminare volta a individuare, immediatamente e con poco sforzo computazionale, le condizioni di rischio sicuramente lievi o gravi.
Questo approccio, permette di poter gestire in maniera rapida e senza inutili calcoli, tante situazioni lavorative, soprattutto quelle con scarsa ripetibilità e, quindi, di difficile modellizzazione con i metodi di cui siamo in possesso.
Sappiamo molto bene quanto sia l’incidenza di malattie professionali legate alle attività che rientrano nella definizione di movimentazione manuale dei carichi. Questo dato non può che indurci a considerare questi come i rischi su cui focalizzarci con maggiore attenzione.
Nonostante questo, la valutazione dettagliata della MMC risulta ancora una tematica considerata di alta specializzazione, che non rientra tra le competenze della maggior parte di coloro che si occupano di sicurezza e salute dei lavoratori.
Con una serie di articoli, voglio offrire una guida rapida in grado di inquadrare il problema, almeno a livello generale, lasciando agli approfondimenti specifici le considerazioni di merito.